Icona a quattro campi, Nostra Signora di Kazan, San Nicola Taumaturgo, San Giorgio che combatte il drago, Arcangelo Michele,
Russia, XVIII-XIX secolo, Formato: 24,5 x 30 [cm].
Tempera su tavola, con tracce di spugne di rinforzo sul retro.
Al centro dell'icona Gesù Cristo crocifisso, tra le nuvole il Salvatore Dio Padre.
Sui quattro campi designati si susseguono le rappresentazioni di;
Nostra Signora di Kazan, (Kazanskaja ikona Bozhiya Matieri), appartiene alle icone mariane del tipo Hodegetria, che significa dal greco: "che indica la via". L'icona della Madre di Dio è tenuta in massima venerazione dai fedeli. La rivelazione miracolosa di questa icona avvenne l'8 luglio 1579, quando, dopo un grande incendio, una bambina di nove anni, la matrona Onuchina, apparve in sogno alla Madre di Dio e le indicò il luogo sotto la casa dove era nascosta la sua icona.
San Nicola di Myra, l'operatore di miracoli, San Nicola, nato a Patara nel 280, fu vescovo di Myra, capitale della Licia, dove morì tra il 345 e il 352. Al Concilio di Nicea si oppose con forza al vescovo eretico Ario, per cui fu privato delle insegne episcopali e gettato in prigione. In prigione gli apparvero Cristo e la Madonna che gli restituirono la libertà e la dignità episcopale. Era famoso per le sue buone azioni e per i suoi numerosi miracoli, per cui si guadagnò il soprannome di Taumaturgo. Nella Rus' era il protettore dei viaggiatori, proteggeva dagli incendi e si occupava del raccolto.
ArcangeloMichele "Arcistratega delle schiere celesti" come "Cavaliere dell'Apocalisse", in un tipo iconografico che si riferisce all'Apocalisse. Tra gli Arcangeli, il posto più importante spetta a Michele, poiché, secondo la tradizione, fu il primo ad agire contro Satana e gli angeli ribelli al grido di "chi come Dio!". È menzionato più volte nelle Scritture: come protettore del popolo d'Israele e uno dei principali principi del cielo nel Libro di Daniele, e come a capo degli spiriti celesti e in lotta contro Satana nell'Apocalisse di San Giovanni. Negli apocrifi è raffigurato come colui al quale Dio ha affidato compiti che richiedono una forza speciale, per cui intercede per gli uomini presso Dio, accompagna i moribondi di fronte alla morte e le loro anime nel loro cammino verso il cielo. L'arcangelo Michele è raffigurato come un cavaliere in sella a un destriero rosso alato, che si libra dal suolo con una lancia nella mano destra.
San Giorgio, l'immagine di un giovane cavaliere in armatura e mantello, su un destriero bianco che combatte un drago con una lancia in mano - [ qui una rappresentazione iconografica piuttosto simbolica del drago - il serpente - il maligno].
Il suo nome (dal greco "georgos") significa contadino, anche se è più noto come patrono dei cavalieri e del Granducato di Mosca. A Bisanzio era annoverato insieme a Dmitri, Procopio e Teodoro tra i grandi cavalieri santi. La prevalenza del culto di San Giorgio è testimoniata dalle innumerevoli chiese a lui dedicate. Un forte centro del primo cristianesimo nel Caucaso, la Georgia, prende il nome di Georgia proprio da San Giorgio.
Sicuramente un'icona decorativa molto interessante a cavallo tra il XVIII e il XIX secolo.