inchiostro, matita, carta, 25,8 x 36,7 cm (alla luce del passe-partout)
firmato sull'ing. l.g.: JWolff 61
Jerzy Wolff studia tra il 1920 e il 1926 all'Accademia di Belle Arti di Cracovia sotto la guida, tra gli altri, di Felicjan Szczęsny Kowarski. Tra il 1927 e il 1929 e il 1933 fu a Parigi, dove entrò in contatto con i capistiani. Fu amico di Zygmunt Waliszewski. Dal 1930 fa parte del gruppo di pittura "Zwornik". Fino allo scoppio della Seconda guerra mondiale espone molto e collabora come pubblicista e critico con riviste come "Głos Plastyków" [Voce degli artisti], "Prosto z Mostu" [Dritto dal ponte] e "Pion" [Verticale]. Ha praticato soprattutto la pittura di paesaggio. Allo stesso tempo, si dedica alla stampa, raggiungendo una grande abilità soprattutto nelle tecniche metalliche. Trascorre il periodo dell'occupazione nazista a Wilczyce, vicino a Sandomierz. Nel 1945 si stabilisce a Varsavia. Si unisce alla vita artistica e riprende l'attività di scrittore, pubblicando tra l'altro su "Odrodzenie" e "Przeglad Artystyczny". Tra il 1945 e il 1948 fu vicepresidente dello ZPAP.
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