80,0 x 100,0 cm - olio, pastello, tela firmato p.d.: Jack | 81
firmato al verso sulla striscia superiore: W. JACKIEWICZ SITUAZIONI XII/81 | SITUAZIONI XII/81
sulla striscia di sinistra: W Jackiewicz | GDAŃSK MARIACKA 50-2
Provenienza:
Collezione privata, Milano.
Immagine esposta, descritta e riprodotta:
- Wladyslaw Jackiewicz Dipinti 1975-1981, cat. mostra, Palazzo Bagatti Valsecchi, 25 novembre - 19 dicembre 1982, Milano 1982, cat. n. 29, illustrazioni a colori, p. nlb;
- Jackiewicz. Danzica - Milano - Varsavia (catalogo della mostra), Galleria Agra-Art Auction House, Varsavia 19 VII - 31 VIII 2024, cat. n. 17, ill. a colori, p. 43.
♣ al prezzo d'asta verrà aggiunto un compenso, oltre ad altri costi, derivante dal diritto dell'artista e dei suoi eredi a ricevere un compenso in conformità alla legge del 4 febbraio 1994 - sul diritto d'autore e sui diritti connessi (droit de suite).
Władysław Jackiewicz (Podbrodzie nella regione di Vilnius 17 II 1924, Danzica 30 III 2016) ha studiato presso la Facoltà di Pittura della Scuola Superiore Statale di Belle Arti di Danzica (con sede a Sopot). Ha conseguito il diploma nell'atelier del professor Artur Nacht-Samborski nel 1952. Nel periodo 1959-1981 ha lavorato presso la sua alma mater, passando attraverso tutti i livelli della carriera accademica, da assistente a professore. Nel 1969-1981 è stato rettore. È stato membro e attivista dell'Associazione degli artisti e designer polacchi e, dopo il suo scioglimento, dell'Associazione dei pittori e grafici polacchi, di cui è stato presidente dal 1985 al 1989. È stato membro del Consiglio nazionale della cultura dal 1986 al 1990 e ha ricevuto numerosi premi e decorazioni nazionali. Ha tenuto decine di mostre individuali in Polonia e all'estero e ha partecipato a numerose mostre collettive, tra cui la Mostra delle giovani arti visive all'Arsenale di Varsavia nel 1955, le successive edizioni della Mostra nazionale dei giovani di pittura, scultura e grafica a Sopot nel 1957, 1958, 1959, il IV Simposio dell'Uva d'Oro a Zielona Góra nel 1969 (Gran Premio), la XLIII Biennale d'Arte di Venezia nel 1988. Negli anni Cinquanta ha praticato una pittura radicata nella tradizione colorista. Dal 1973 crea un'unica serie di dipinti intitolata. Dal 1973 crea un'unica serie di dipinti intitolata "Il corpo", sviluppando il tema del nudo in innumerevoli modi. Inquadra le forme delle figure in modo che solo il busto rimanga nel campo della composizione, solitamente privo di dettagli anatomici. Dipinge sagome sintetiche e schiarite, sfruttando l'effetto del fondo di colore che traspare attraverso un sottile strato di velatura.
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