Jan Maksymilian Kasprowicz - Scena orientale Olio su tela. L'opera è incorniciata in una cornice dorata.
Dimensioni: 66 x 82 cm, 79 x 95 cm (con cornice)
Firma: p.d.
J.M. Kasprowicz"Jan Maksymilian Kasprowicz (12 ottobre 1906, Swarzędz - 1 dicembre 1986, Gdynia) è stato un pittore, grafico e professore d'arte polacco. Allievo di Wacław Szczeblewski presso la Scuola Pomerania di Belle Arti di Grudziądz, ha studiato pittura e vetrate presso la Scuola Superiore Statale di Arti Decorative di Poznań. Kasprowicz fu associato a Gdynia, dove visse dal 1935 e fu attivo nella comunità artistica. Nel 1937 divenne membro del Sindacato degli artisti polacchi (ZZPAP) di Gdynia e della Confédération Internationale des Artistes di Bruxelles. Tra il 1952 e il 1977 è stato professore presso la Scuola Superiore Statale di Arti Visive di Danzica, dove è stato anche vicepreside e preside della Facoltà di Pittura.
L'opera di Kasprowicz comprendeva pittura da cavalletto e da parete, stampa e disegno, con temi quali nudi, paesaggi urbani e costieri. Le sue opere sono state esposte a livello nazionale e internazionale e ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui la Croce d'Oro al Merito e la Medaglia del 40° Anniversario della Repubblica Popolare di Polonia. Morì a Gdynia, dove fu sepolto nel cimitero Witominski.
Il dipinto raffigura una scena di vita orientale in cui due uomini, vestiti con costumi riccamente decorati, discutono in piedi davanti a due donne seminude. Si tratta di una scena tipica dello stile dell'orientalismo, una corrente artistica del XIX e dell'inizio del XX secolo affascinata dalle culture del Medio Oriente, del Nord Africa e dell'Asia.
Il dipinto può essere interpretato come una scena di harem o di mercato degli schiavi, un motivo comune nell'arte orientalista. Gli uomini possono rappresentare commercianti o mercanti, mentre le donne sono offerte in vendita o presentate come parte della loro proprietà. Tali rappresentazioni erano popolari nell'arte europea del XIX secolo, dove la cultura orientale era idealizzata e romanticizzata, ma allo stesso tempo trattata con superiorità e spesso stereotipata.
Il modo in cui l'artista raffigura le donne - come oggetti erotici e passivi che osservano gli uomini - è tipico dell'arte orientalista, in cui le donne dell'Estremo Oriente erano spesso rappresentate come esotiche e misteriose, ma allo stesso tempo sottomesse.
Kasprowicz era noto per le sue opere di ispirazione orientale, il che è in linea con il suo lavoro e il suo interesse per i temi orientali, in particolare nel contesto della sua rappresentazione realistica di scene di vita quotidiana di paesi esotici.
La composizione, l'uso della luce e i dettagli di abiti e gioielli evidenziano la padronanza tecnica dell'artista, riflettendo al contempo il suo fascino per la cultura orientale.