Giovanni Antonio Guardi,
1698/99 - 1760
Coppia di dipintiViaggio verso la caccia e Riposo alla caccia
Olio su tela.
23 x 33 cm.
Accompagnati da una perizia di Dario Succi, Gorizia, datata 28 febbraio 1997, copia.
Lo stile del pittore italiano si differenzia completamente da quello dei maestri olandesi o tedeschi nel trattare queste scene di caccia. Guardi ha deliberatamente evitato i dettagli minuziosi per dare invece risalto all'essenziale: i movimenti dinamici e le sottili atmosfere luminose che permeano le sue opere. In questo modo, il corso temporale delle azioni in queste rappresentazioni è enfatizzato in ogni dettaglio. Guardi sa anche come combinare il bianco del cavallo bianco con le formazioni nuvolose in termini di composizione cromatica, a differenza dell'olandese Wouwerman, per esempio. Guardi rinuncia anche a una rappresentazione dettagliata della fattoria nel "Rast", ad esempio, concentrandosi invece molto di più sui cani che saltano. Nella controparte, che mostra la "Partenza per la caccia", tutta la tensione risiede nella spontaneità dei cavalli che saltano in alto e in avanti.
L'opera complessiva del pittore dimostra che, molto più dei suoi colleghi veneziani, egli si dedicò alle scene figurative e alle vedute. In questo fu un maestro nella rappresentazione dell'attimo fuggente. Ciò si può notare anche nei suoi dipinti a tema religioso.
La letteratura
Antonio Morassi, Guardi, vol. II, Venezia 1973, ill. 161-162, nuova edizione 1984 (14116614) (11)
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