Olio su tela 55,5 x 38,5 cm
David de Heem era figlio del pittore di nature morte Cornelis de Heem e nipote di Jan Davidsz de Heem, il più famoso rappresentante e fondatore di questa dinastia, che ha aperto nuove strade nella pittura di nature morte combinando lo splendore fiammingo con il naturalismo olandese.
Il dipinto è una testimonianza della grande eredità delle nature morte di Jan Davidsz de Heem, conservata attraverso le opere dei suoi discendenti. Un festone, ornato da un nastro blu, unisce con grazia una serie di frutti, le cui tonalità vibranti risplendono nella luce ambientale. Al centro, un grappolo di bacche rosse con una lucentezza blu attira l'attenzione, affiancato da un grappolo verde in alto a sinistra, illuminato dalla luce, e da un grappolo blu in basso a destra, immerso nell'ombra. L'asse diagonale della composizione, che ha origine in basso a sinistra, passa dagli agrumi gialli all'uva centrale fino al melograno aperto, che rivela la sua polpa rosso vivo. Le capsule di papavero, annidate tra gli acini d'uva rossi e blu, fungono da complemento cromatico agli agrumi più chiari. Ad ancorare la composizione, una pannocchia di mais introduce un asse verticale, mentre una zucca occupa la periferia destra, accompagnata da mais blu sopra e da una melanzana a sinistra. Le varie foglie dei frutti incorniciano lo scenario e danno ai loro colori vivaci una cornice rasserenante. Olio su tela, 55,5 × 38,5 cm
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