Olio su tela 109 x 84 cm
Elisabetta Sirani era figlia di Andrea Sirani, collaboratore di Guido Reni (1575-1642), e appartiene alla scuola bolognese. Fondò un'accademia d'arte femminile a Bologna e fu una delle prime artiste ammesse all'Accademia di San Luca a Roma.
San Girolamo si era ritirato nel deserto per meditare, leggere la Bibbia e praticare l'ascetismo. Da eremita, ebbe una visione e sentì suonare le trombe del Giudizio Universale. Nel dipinto lo vediamo trasalire leggendo le Sacre Scritture e voltando la testa all'indietro. La tromba in alto a sinistra indica anche la direzione della luce. Geronimo spalanca gli occhi sconvolto e si porta una mano al petto. Un mantello rosso copre il corpo smunto del santo. Con l'altra mano tiene un rosario che giace sulla roccia di fronte a lui. Il libro è appoggiato a un teschio, un crocifisso di legno si erge ai margini dell'immagine. La pietra era usata da Geronimo per praticare la penitenza; con essa si colpiva il petto. Secondo la tradizione iconografica, Girolamo è raffigurato come un uomo anziano, con i capelli bianchi, la pelle rugosa e un corpo segnato dall'ascetismo. Olio su tela 109 x 84 cm
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