Leon Lewkowicz (1888 Rawa Mazowiecka - 1950 Chimkent/Kazakhstan), coppia di zingari, 1930.

olio, tela, 119 × 90 cm
firmato a p. d.: "Leon Lewkowicz - 30

"Lì a Kowaniec, in questo angolo benedetto della terra, pieno di boschi e prati, cinto dal nastro d'argento del fiume Dunajec, il signor Leon Lewkowicz, noto artista-pittore di Cracovia, trascorre non solo l'estate ma anche gran parte dell'inverno. Davanti alla casa in cui vive, di solito lo aspettano diversi bambini zingari, le donne anziane zingare gli fanno visita molto spesso e anche gli zingari vanno a trovarlo, non solo per posare per i suoi quadri, ma anche per fare due chiacchiere con il pittore. Durante le ore non lavorative - e sono relativamente tante, visto che ogni cittadino di Cracovia è sotto la tutela del signor Lewkowicz - è possibile vedere l'artista circondato da bambini. Lewkowicz sa infatti giocare con i bambini come un bambino e pare sia un campione di pallavolo.
Cito questi dettagli per trovare un modo di sentire e superare l'arte di Levkovich. I suoi quadri respirano l'aroma di Kowaniec. Questo artista, con un'anima di bambino sempre piena di entusiasmo, che prega alla vista della bellezza, non è sovraccarico della zavorra dell'analisi. Non cerca problemi, ma sa semplicemente imporci la sua visione della bellezza. Trova questa bellezza nel volto danneggiato dalla vita di un bambino malato. Pieno della più profonda compassione e di una sorta di tranquilla gentilezza, si china sulla disgrazia di una persona ed è in grado di sillabare la maledizione che perseguita le persone nei suoi dipinti". ("Nowy Dziennik", 28.04.1932, n. 115, p. 7)