26,5 x 23,5 cm - inchiostro a pennello, gouache bianca, carta 26,5 x 23,5 cm - dimensioni viste dal passe-partout
firmato su p.d.: Op... 1966
Sul retro della rilegatura timbri, da l.:
- circolare con iscrizione al centro: FUNDACJA | OPALKA, nel bordo: DZIEŁO TO JEST STWORZONE BY ROMAN OPAŁKA | THIS OBJECT IS MANUFACTURED BY ROMAN OPALKA;
- oblungo (senza cornice): Fondazione OPALKA | [indirizzo, tel., fax];
- timbro: PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE | [firma lunga non letta] | Marek Pietkiewicz.
Opera riprodotta:
- Roman Opałka. Prywatna kolekcja / Collezione privata Ewa & Marek Pietkiewicz, Modulus, Cracovia 1996, il. s. 77;
- Roman Opałka. Catalogo delle prime opere, Fondazione Opalka, Varsavia 1998, p. 81, cat. 276, ill.
Al prezzo d'asta verrà aggiunto un compenso, oltre ad altri costi, derivante dal diritto dell'artista e dei suoi eredi di ricevere un compenso in conformità alla legge del 4 febbraio 1994 - sul diritto d'autore e sui diritti connessi (droit de suite).
Roman Opałka (Abbéville, Francia 1931 - Roma 2011), dopo essere arrivato in Polonia con la famiglia, ha studiato presso la scuola di stampa di Nowa Ruda, dopodiché ha intrapreso gli studi presso la Scuola Superiore Statale di Belle Arti di Łódź (1949-1950). Li ha proseguiti all'Accademia di Belle Arti di Varsavia (1950-1956). Nel primo periodo ha creato cicli di dipinti e disegni ("Chronomy", 1961-1963, "Phonemes", 1963-1964, "Greek Alphabet", 1965), oggetti spaziali ("Hovercrafts", "Integrations", 1964-1966) e cicli grafici e illustrazioni. Dal 1965 porta avanti il programma delle "Immagini contate 1-oo", un progetto che dura tutta la vita e che consiste nel riempire le superfici dei dipinti con numeri successivi. Già nel corso di questo programma, nel 1965-67 e nel 1968-70, realizza due serie grafiche: dedicata alla Rivoluzione d'Ottobre (litografie a colori) e "Descrivere il mondo" (acidoriti), per le quali ottiene numerosi premi in mostre internazionali. Dal 1970 continua esclusivamente con le "Immagini contate" in pittura ("Dettaglio"), disegno ("Carte di un viaggio") e registrazioni fotografiche, video e sonore. Dalla metà degli anni '70 vive in Francia. Ha rappresentato la Polonia alla Biennale di Venezia nel 1995.