xilografia giapponese, inchiostro, carta, 21x27 cm (formato carta), firma dell'artista, iscrizioni in giapponese ai margini
Un'analoga xilografia si trova nella collezione del Rijksmuseum di Amsterdam e del British Museum di Londra. L'opera proviene da un album intitolato: Keinen kacho gakan (album di Keinen di dipinti di uccelli e fiori) pubblicato a Osaka nel novembre 1892 in collaborazione con Aoki Kouzaburo. Nell'album furono pubblicate in totale 12 xilografie.
Imao Keinen (1845-1924) è stato un pittore e grafico giapponese. Nato a Kyoto, studiò pittura classica giapponese, calligrafia e stampa. I cambiamenti di fase tra le epoche Edo e Meiji, intorno al 1868, portarono al fallimento dell'azienda di famiglia. Di conseguenza, Keinen si mantenne guadagnandosi da vivere come disegnatore di tessuti. In seguito aprì un proprio studio e divenne pittore e stampatore. Nel 1888 ottiene un posto di professore presso la Scuola di pittura della Prefettura di Kyoto. Nel 1904 fu nominato artista capo della corte imperiale. Si specializzò in kacho-ga, ovvero dipinti di uccelli e fiori con dettagli naturalistici. È noto soprattutto per l'album "Keinen Kacho Gafu" (1891), composto da 4 volumi di 40 stampe ciascuno. Dopo la pubblicazione di questo album, divenne membro del Comitato artistico della Corte imperiale e nel 1919 membro dell'Accademia imperiale di Belle Arti. Le sue opere fanno parte di numerose collezioni museali in tutto il mondo.
Il termine "kachō-ga" in giapponese è una combinazione di tre parole: "ka" - fiore, "cho" - uccello, "ga" - pittura, quindi letteralmente significa dipinti di fiori e uccelli. Nell'arte dell'Estremo Oriente è uno dei temi artistici principali. Comprende anche piante, erbe, alberi, animali, pesci, insetti, in pratica l'intero mondo naturale vivente ad eccezione dell'uomo e del paesaggio. Le stampe Kacho-e erano molto apprezzate per la loro bellezza e accuratezza e sono state ampiamente collezionate sia in Giappone che all'estero. La popolarità di queste stampe è in parte dovuta al fatto che riflettono i valori e l'estetica tradizionali giapponesi, che attribuiscono un valore elevato all'armonia con la natura. Le xilografie erano spesso intrise di significati simbolici e allegorici, come l'associazione di certi uccelli o fiori con determinate stagioni o caratteristiche. I maestri kachō-ga erano guidati dall'espressione oltre che dall'emozione; riuscivano a catturare i colori e la delicatezza dei fiori e il comportamento degli uccelli in natura. Sature di significato metaforico al di là della loro bellezza fisica, specifiche coppie di uccelli, insetti e fiori divennero la base di una tradizione che continua ancora oggi.