Dimensioni: 11 x 8,5 cm (foglio)
firmato sulla pietra sottostante: "Witkacy".
Iscritto sulla tavola al centro: "Księgozbiór | Feliks Lewiński".
Condizioni
non incorniciato, perdita di un angolo di p.d.
Biografia
Suo padre era il noto critico, pittore e scrittore, creatore del cosiddetto "stile Zakopane" in architettura, Stanisław Witkiewicz. Nel 1905-10 studia in modo non sistematico all'Accademia di Belle Arti di Cracovia con Józef Mehoffer e con Władysław Ślewiński a Poronin. Viaggiò in Italia, Francia e Germania. Nel 1914 partecipò alla spedizione etnografica di Bronisław Malinowski in Australia, da dove tornò in Europa alla notizia dello scoppio della Prima guerra mondiale. I suoi primi lavori come pittore furono influenzati dalla Giovane Polonia e da P. Gauguin e Wł. Ślewiński. In seguito si avvicinò a una sorta di espressionismo. Col tempo, a seguito delle sue riflessioni teoriche sulla forma, abbandonò la pittura. Fondò una "Compagnia di ritratti" individuale e si limitò a realizzare ritratti a pastello per vivere, spesso creati sotto l'effetto di stimolanti che gli permettevano di sperimentare con la forma. Stanisław Ignacy Witkiewicz scrisse 4 romanzi, oltre 40 opere teatrali, numerosi articoli e saggi su pittura, letteratura, teatro e filosofia. Nel periodo tra le due guerre visse principalmente a Zakopane. Dopo lo scoppio della Seconda guerra mondiale, fuggì dai tedeschi verso i confini orientali, dove si suicidò il 18 settembre 1939 nel villaggio di Jeziory in Polesia.