[FLAMMARION Kamil - La molteplicità dei mondi abitati. Uno studio in cui vengono esposte le condizioni di abitabilità delle terre celesti.... 1-2, completo. Varsavia 1873.

Autore: FLAMMARION Kamil

Titolo: La molteplicità dei mondi abitati. Uno studio in cui si discutono le condizioni di abitabilità dei mondi celesti dal punto di vista dell'astronomia, della fisiologia e della filosofia naturale.

• Luogo di pubblicazione: Varsavia
• Anno di pubblicazione: 1873
• Editore: Tipografia di Józef Ungra
• Numero di pagine: [8], 308, IV; [4], 285, [2].
• Illustrazioni, carte geografiche: illustrazioni nel testo (anche pieghevoli), tavole pieghevoli nel vol. 1
• Dimensioni: 18,5 cm
• Legatura: tela rigida con impressioni e scritte dorate sul dorso, copertine in moiré cangiante, legatura firmata su adesivo al frontespizio "Oprawiał J. Kutrzeba w Krakowie Rynek N. 45."
• Condizioni: lievi macchie alle copertine, timbro della Libreria S. A. Krzyżanowski di Cracovia e timbro di Wincenty Łoś, collezionista privato.
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Descrizione:

Seconda edizione.

Traduzione di Jakub Waga.

Contenuto: Descrizione del sistema solare. Uno studio comparativo dei pianeti. Gli esseri sulla Terra. La vita. L'abitabilità della Terra. L'incommensurabilità del cielo. Abitanti di altri mondi. L'inferiorità dell'abitante della Terra. L'umanità collettiva. La molteplicità dei mondi di fronte al dogma cristiano. Descrizione del Sole estratta dall'astronomia popolare di J. I. I. Littrov. Prove della rotazione e del moto progressivo della Terra. Alcune notizie sul pianeta Marte. Piccoli pianeti situati tra Marte e Giove. Sul calore della superficie dei pianeti. Osservazioni di Jan Sniadecki sull'atmosfera della Luna. Sulla struttura fisica e l'abitabilità del Sole. Analisi spettrale e composizione chimica dei corpi celesti. Aeroliti, o pietre che cadono dal cielo. Sulla struttura interna del globo e sui terremoti. Come si determinano le distanze delle stelle dalla Terra. Eccezioni filosofiche di vari autori, che possono essere utilizzate per la storia del Multiverso.

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Wincenty Antoni Łoś dello Stemma di Dąbrowa, noto con lo pseudonimo di Feliks di Grodków e Konary (1857-1918) - romanziere polacco, collezionista d'arte.

Jan Kutrzeba (1842-1901), legatore, era il padre dello storico Stanisław Kutrzeba (1876-1946).

Fece il suo apprendistato tra il 1858 e il 1862 nel laboratorio di legatoria del maestro Friedlein. Nel 1872 acquistò da Friedlein la legatoria nella "Casa grigia" al n. 64 di Piazza del Mercato. Kutrzeba impiegò diversi rilegatori e rilegò in copertine rigide i libri della Biblioteca dell'Istituto Tecnico e del Museo Industriale e Tecnico di Cracovia. Grazie ai cospicui introiti dell'azienda, Kutrzeba modernizzò la sua attività di legatoria acquistando nel 1874 una moderna macchina per il taglio della carta dalla ditta Beckert-Krause di Lipsia. Dopo questa modernizzazione, la legatoria fu in grado di rilegare quaderni e libri per uffici su scala di massa. Tra i clienti di Kutrzeba vi erano banche, biblioteche, musei e librerie6.

Nel 1874, in collaborazione con Józef Murczyński, Jan Kutrzeba aprì un negozio di cancelleria e materiale scolastico in via Grodzka. Nel 1877, trasferì il negozio nella Piazza del Mercato, all'attuale numero 21. Il negozio era molto conosciuto in tutta Cracovia e aveva un'ampia selezione di riproduzioni di stampe di maestri stranieri e polacchi, litografie dei maestri cracoviani Aureliusz Pruszyński e Marcin Salba, libri commerciali e religiosi, articoli devozionali e rivestimenti murali in stucco, carte da parati francesi e inglesi, decorazioni in carta, rivestimenti per finestre, tovaglie per tavoli, mobili e pavimenti, dipinti a olio con temi patriottici e vedute di Cracovia, incisioni, sculture artistiche, cornici e modanature intagliate, album, fotografie, colori, pennelli e tele. La fabbrica di Kutrzeba fu, tra l'altro, l'editore del famoso album Klejnoty miasta Krakowa [Gioielli della città di Cracovia], con un testo di Władysław Łuszczkiewi cz, una prefazione di Marian Sokołowski e 24 cromolitografie a colori basate sugli acquerelli di Juliusz Kossak e Stanisław Tondos (1886). Le cromolitografie, che raffigurano i monumenti e le vedute più belle e famose di Cracovia, sono state incollate su cartoncino originale. La copertina riportava lo stemma della città e una veduta della collina del Wawel. Ludwik Dębicki ha giustamente sottolineato nella sua recensione che si trattava della prima pubblicazione illustrata di Cracovia edita da una legatoria polacca. Negli anni Ottanta del XIX secolo, lo stabilimento era uno dei più grandi della città e godeva di una meritata reputazione. In qualità di maestro di gilda, Kutrzeba formò diversi importanti legatori di Cracovia, tra cui Wojciech Czekajski, Adam Markiewicz, Józef Janowski e Adam Suchodolski. Intorno al 1884, Kutrzeba e Murczyński vendettero l'attività di legatoria a Czekajski, dedicandosi solo alla vendita di libri.

(Fonte: Biliński, Piotr, La famiglia e l'ambiente scientifico di Stanisław Kutrzeba, Kwartalnik Historii i Techniki 55/1, pp. 37-64, 2010).