Jean-Jacques Henner (1829-1905) è stato un importante pittore francese, nato il 5 marzo 1829 a Bernwiller, in Alsazia. Morì il 23 luglio 1905 a Parigi. È particolarmente noto per il suo uso magistrale della luce e dell'ombra e per la sua capacità unica di dipingere la pelle, che dava alle sue figure una qualità quasi eterea. Henner dipingeva spesso figure mitologiche e religiose e ritratti, con una forte enfasi sull'atmosfera e sulla delicatezza.
Henner studiò all'École des Beaux-Arts di Parigi sotto la guida di François-Édouard Picot. Il suo talento fu presto riconosciuto e nel 1858 vinse il prestigioso Prix de Rome, che gli permise di studiare a Roma. Fu particolarmente influenzato da pittori italiani del Rinascimento come Tiziano, Raffaello e Correggio. Ammira anche Holbein, il cui dipinto "Cristo morto", conservato al Museo di Basilea, lo colpisce particolarmente, e i pittori francesi della prima metà del XIX secolo come Ingres, Prud'hon e Corot.
Visse e lavorò a Roma per molti anni e, al suo ritorno in Francia, continuò a creare opere che ottennero riconoscimento e popolarità. Henner fu particolarmente apprezzato per le sue opere che ritraevano donne dai capelli rossi in ambienti misteriosi e spesso malinconici e per lo stile nebbioso della pittura "sfumata". La sua opera più nota, "La Femme au Parapluie", è un esempio perfetto della sua abilità nel catturare le sottigliezze della bellezza umana.
Nel corso della sua carriera, Henner è stato anche un insegnante, ispirando generazioni di artisti. Le sue opere furono esposte e apprezzate in molte mostre, tra cui il Salon di Parigi, dove vinse regolarmente dei premi.
Dopo la morte dell'artista, il suo atelier di Parigi è stato trasformato nel Musée national Jean-Jacques Henner, un museo dedicato alla sua vita e alle sue opere che ancora oggi attira appassionati d'arte da tutto il mondo.(https://musee-henner.fr/en)
Jean-Jacques Henner rimane uno dei più venerati pittori francesi dell'epoca e le sue opere continuano a ispirare e affascinare gli spettatori con la loro delicatezza e profondità emotiva.