Olio su tela 46,5 x 67 cm
L'Agnello di Dio giace su un altare dorato sorretto da putti e viene onorato con canti e incenso dagli angeli circostanti seduti sulle nuvole. Il tema deriva dall'Apocalisse di Giovanni (Ap 14, 1). Gli angeli sono divisi in cinque gruppi. Il gruppo di angeli con l'agnello è modellato in modo scultoreo e sottolineato da luci e ombre, mentre i gruppi laterali sono di colore tenue e si fondono con le nuvole. I gruppi di angeli in basso sono più vicini allo spettatore, con colori più dominanti e modellati in modo più vivace da luci e ombre. Nel gruppo illuminato in basso a sinistra, un angelo con una veste verde e rossa è inginocchiato e agita un incensiere, accompagnato da due angeli che cantano da uno spartito. Il gruppo a destra è composto da cherubini e angeli bambini che cantano e da un angelo inginocchiato in adorazione dell'agnello. Al centro, sopra la finestra, tre putti. Il dipinto è un bozzetto, un progetto per una pittura murale in un ambiente a volta, probabilmente una cappella, come dimostra la finestra dipinta, che fa parte dell'architettura vera e propria. L'Adorazione dell'Agnello divenne uno dei soggetti preferiti per i dipinti sul soffitto delle chiese durante il periodo barocco. Un esempio famoso è il dipinto dell'abside del coro de Il Gèsu a Roma di Giovanni Battista Gaulli del 1683. Olio su tela, 46,5 × 67 cm
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