Litografia, carta pergamena pesante, 42 x 34 cm (composizione), 70 x 50 (foglio), numerata a matita 33/100, firmata dalla lastra sotto la composizione "Magritte", timbro a secco dell'editore p.d.. : "EDIZIONI ARO D'ARTE"; ". Timbro a secco l.d. : "S.P.A.D.E.M. Paris" (SPADEM è l'equivalente francese del polacco ZAIKS), al verso ologramma "verifica di autenticità". Certificato originale.
René Magritte, noto pittore surrealista belga, ha realizzato il dipinto "Il luogo comune" nel 1964. Le sue opere sono spesso caratterizzate dall'uso di oggetti comuni in contesti insoliti, che danno vita a scene sorprendenti e ambigue. L'obiettivo di Magritte era quello di "far gridare gli oggetti più ordinari", trasformando oggetti familiari e comuni in scene sconosciute e ambigue attraverso accostamenti sorprendenti, cambi di scala e giochi di parole.
Lo stile di Magritte è spesso descritto come realismo magico o surrealismo. La sua tecnica pittorica era illustrativa e precisa e permetteva di rendere esplicito il contenuto dei suoi dipinti. La ripetizione era una strategia importante per Magritte, non solo in termini di motivi nei singoli dipinti, ma anche per incoraggiarlo a creare copie multiple di alcune delle sue opere più importanti.
La figura di un uomo con la bombetta è uno dei motivi più caratteristici dell'opera di René Magritte. Questa figura appare in molti dei suoi dipinti, spesso come un anonimo e stereotipato "omino" della classe media. La bombetta è diventata un simbolo dell'approccio surrealista di Magritte all'arte ed è spesso interpretata come un commento sulla perdita di individualità nella società di massa.
Un altro motivo ricorrente nelle opere di Magritte è l'immagine di un volto o di una figura drappeggiata in un tessuto. L'esempio più famoso di questo motivo è il dipinto Gli amanti del 1928, in cui una coppia di amanti si bacia attraverso dei veli sul viso. Questo motivo potrebbe essere legato a un'esperienza traumatica dell'infanzia di Magritte, quando sua madre si suicidò e il suo volto fu coperto da un panno quando fu estratta dal fiume.
Magritte ha spesso utilizzato questi elementi per far riflettere lo spettatore sulla realtà e sfidare le percezioni tradizionali di oggetti e persone. Le sue opere incoraggiano la riflessione su ciò che è visibile e ciò che è nascosto, su ciò che è reale e ciò che è illusione.
"Il luogo comune" si inserisce in questo contesto, presentando oggetti di uso quotidiano in un modo che provoca sorpresa e riflessione sulla realtà e sulla percezione.