legno; 38 cm
inciso sul fondo: F.MAIK / 1980
Polonia, seconda metà del XX secolo.
L'artista nasce nel 1919 a Grodzisk Wielkopolski, in una famiglia povera e numerosa di artigiani. La povertà ha fatto sì che, nonostante le sue doti artistiche, terminasse la sua formazione imparando il mestiere di falegname. Fin da bambino sognava di scolpire e, come molti autodidatti, iniziò i primi tentativi di intaglio al pascolo, tenendo d'occhio le mucche. Il mestiere di falegname che aveva imparato gli apriva prospettive artistiche nel campo dell'intaglio dei dettagli dei mobili. Il destino, tuttavia, decise diversamente. Nel settembre 1939. Feliks Maik andò in guerra come volontario per difendere la sua patria e, una volta tornato a casa, fu mandato dai tedeschi ai lavori forzati a Lubecca.
Dopo la guerra, nel 1946, si stabilì a Włocławek e accettò un lavoro come conduttore presso l'Azienda di Stato per i trasporti automobilistici. In questo periodo instaurò una stretta collaborazione con il Museo della Cuiavia e, "imparando" la nuova regione, realizzò con passione miniature di mobili della Cuiavia e di sculture figurative, soprattutto di santi. Amava scolpire le figure della Madonna di Skepe e del Cristo Addolorato. Come souvenir della regione, erano molto popolari nelle fiere d'arte popolare in tutta la Polonia, alle quali lo scultore partecipava volentieri.
Le sculture di Feliks Maik, pur iscrivendosi nel fenomeno folcloristico dell'epoca, hanno mantenuto la loro espressione individuale, frutto della predilezione dell'artista per la decorazione e la precisione dei dettagli. Solitamente mantenute in colori caldi e vivaci, le opere di Maik non solo decoravano fiere e varie feste popolari, ma venivano anche acquistate con entusiasmo dai più grandi musei del Paese (Cracovia, Varsavia, Toruń) e dai musei regionali (Włocławek, Bytów). Maik realizzò anche pezzi decorativi per gli scacchi e album di francobolli: la filatelia, insieme alla scultura, era la sua seconda passione.
Non solo era attivo come artista, ma anche come capo scout dell'Associazione scoutistica polacca. Per due mandati (1981-86) è stato presidente della sezione di Włocławek degli artisti popolari. Ha anche incoraggiato altri a lavorare in modo creativo.
L'arte di Feliks Maik, creata per la "borghesia", faceva riferimento alle radici popolari. La passione con cui l'artista realizzava le sue sculture faceva sì che rimanessero una traccia duratura di attaccamento alla tradizione, alla pietà, di cui la figura della Madonna di Skępa era un segno visibile nella nostra regione.
(fonte: niedziela.pl)
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