scultura in grés, ferro, ottone, ossidi; h 33x82x26 cm
Marta Palmieri modella una fragile pelle d'argilla creando recipienti che evocano reperti di scavo, bozzoli vuoti di bachi da seta, crateri spenti, otri e bisacce sulla via di Damasco. All'interno di questi grembi di terra le sue impronte impresse nell'argilla svelano la lenta lavorazione a colombino, mentre l'epidermide esterna, abrasa con la spatola, assorbe segni dati come carezze.