Set di due opere, gouttelette/carta, ciascuna 108 x 41 cm incorniciata, incorniciata in una cornice di legno con vetro smerigliato, 120 x 52 cm. Editore - Felix Rosenstiel's Widow & Son. Timbro a secco su ogni opera a sinistra.
I due pannelli "Adamo ed Eva" sono stati realizzati nel 1507 e si trovano oggi al Museo del Prado di Madrid. Ogni pannello è alto circa 209 cm e largo 81 cm, il che rende le figure raffigurate a grandezza naturale. Si tratta di uno dei primi nudi a grandezza naturale della pittura tedesca.
Le figure sono caratterizzate da proporzioni classiche, ispirate alle sculture antiche, che riflettono l'interesse di Dürer per gli ideali umanistici di bellezza. Adamo assomiglia all'Apollo del Belvedere ed Eva a Venere. Adamo è raffigurato in piedi frontalmente, con il peso del corpo appoggiato su una gamba (contrappunto). I suoi genitali sono coperti da un ramo, simbolo dell'Albero della Vita. Anche Eva sta in piedi frontalmente, in una simile posa contrapposta. In una mano tiene un ramo di fico, simbolo dell'Albero della Conoscenza del Bene e del Male. Il Serpente le porge il frutto proibito e lei lo accetta senza nemmeno guardare verso il Serpente.
L'opera è ricca di elementi simbolici legati al peccato originale: l'Albero della Conoscenza del Bene e del Male - un serpente si avvolge intorno al tronco dell'albero, tenendo in bocca il frutto. Eva allunga la mano per prenderlo, mentre Adamo vi si affianca, apparentemente ignaro.
Sul ramo tenuto da Eva nel dipinto del 1507 è appesa una targa con la firma di Albrecht Dürer e la data "1507". Si tratta di un elemento importante di questi dipinti, caratteristico di molte opere di Dürer. La collocazione della firma in un posto così importante sottolinea il suo status di artista e la sua consapevolezza di sé.
I dipinti a olio "Adamo" ed "Eva" del 1507 sono opere monumentali e significative di Albrecht Dürer che dimostrano la sua padronanza della pittura, il suo interesse per la teoria delle proporzioni e la sua interpretazione del motivo biblico del peccato originale influenzata dal Rinascimento italiano. L'opera di Dürer fu molto spesso copiata e imitata, a dimostrazione della sua immensa popolarità e importanza per gli artisti e il pubblico dell'epoca. Considerata un modello di rappresentazione della coppia biblica, la prova della maestria dell'artista nel rendere le proporzioni ideali e la rappresentazione idealizzata del corpo umano divenne un importante punto di riferimento nella storia dell'arte.
I dipinti appartenevano alla regina Cristina di Svezia, che li donò al re Filippo IV di Spagna. Sono arrivati al Prado nel 1827.