Henryk Berlewi - Sedia con drappeggio rosso
Litografia a colori
Anno: 1950/1953
Dimensioni: 28 x 38,5 cm, 45 x 56 cm (foglio)
Opera firmata a mano a matita, p.d.: "H.Berlewi.1950-1953″.
In basso una dedica a matita: Al mio amico Rostem Averbuch con tutto l'affetto e i ringraziamenti, H. Berlewi, Parigi 9.12.53
L.d.: 20/150
Henryk Berlewi (Varsavia 30 ottobre 1894 - Parigi 2 agosto 1967). È stato pittore, grafico, tipografo e critico. È stato una delle figure principali dell'arte costruttivista in Polonia negli anni Venti.
Studiò all'Académie des Beaux-Arts di Anversa (1909-10), all'Ecole des Arts Décoratifs e all'Ecole des Beaux-Arts di Parigi, prima di tornare a Varsavia nel 1913 per studiare alla Scuola di disegno sotto la guida di Jan Kauzik (1913-15). Nel 1915-18 crea ed espone, anche alla Galleria Nazionale d'Arte di Zachęta, ritratti e composizioni figurative. A partire dal 1918, Berlewi si avvicina ai circoli dei futuristi e dei formisti di Varsavia. Nelle sue opere compaiono deformazioni ed elementi dell'espressionismo. Influenzato da El Lissitzki, che visitò Varsavia nel 1921, si interessò all'idea di rinnovare l'arte ebraica, riprendendo filoni tematici legati alla cultura e alla vita quotidiana degli ebrei. Nel 1922-23 Berlewi soggiornò a Berlino, dove, sotto l'influenza delle tendenze d'avanguardia e dei contatti con artisti di spicco, cambiò radicalmente la sua arte e sviluppò una teoria della texture meccanizzata, che pubblicò a stampa nel 1924 a Varsavia e a Berlino (in "Der Sturm"). L'artista combinò la pubblicazione con mostre individuali in entrambe le città. La mostra di Varsavia si svolse nello showroom dell'azienda automobilistica Daimler-Benz, che si armonizzava con l'idea della meccanofaktura di una massima approssimazione tra arte e tecnologia, che doveva essere raggiunta, tra l'altro, costruendo l'immagine con elementi geometrici ripetitivi. Nel 1924-26 Berlewi è cofondatore del gruppo "Blok" con altri artisti polacchi. Nel 1926 torna all'arte degli oggetti, ma senza rompere con il movimento costruttivista. Nel 1928 parte per Parigi, dove si fa conoscere come ritrattista. Durante la Seconda guerra mondiale si nasconde nel sud della Francia e nel 1943-44 collabora con il movimento di resistenza a Nizza. Dopo la guerra continua a dipingere in modo figurativo fino al 1957, quando torna all'astrazione sotto l'influenza delle nuove tendenze artistiche e della mostra retrospettiva sul costruttivismo alla galleria Denise Renée, alla quale partecipa. Si rifà alla teoria e alla pratica della meccanofattura, utilizzandola come punto di partenza per creare la propria versione di op-art.