Storicamente, le donne sono state rappresentate come una proiezione delle fantasie, dei pregiudizi e delle relazioni maschili. Negli anni Settanta, tuttavia, si è verificato un cambiamento tettonico nel modo in cui le donne si ritraggono nell'arte: per la prima volta, le artiste hanno iniziato a indagare sulle rappresentazioni visive del proprio io. Hanno studiato il proprio corpo e hanno creato una visione alternativa dell'identità femminile. La curatrice Gabriele Schor esplora l'Avanguardia femminista per sottolineare il ruolo che queste artiste hanno svolto negli ultimi quattro decenni. I risultati sono provocatori, radicali, poetici, ironici, arrabbiati, cinici e sentiti. Ma soprattutto sono onesti, accomunati da una coscienza collettiva che ha rivalutato, e persino rifiutato, ciò che è venuto prima, rivolgendosi a nuovi modi di espressione nei campi della fotografia, della performance, del cinema e del video. Sono incluse opere di Cindy Sherman, Ana Mendieta, Nil Yalter, Ketty La Rocca, Birgit Jürgenssen, Renate Bertlmann, Francesca Woodman e altre impavide artiste di tutto il mondo. Le loro opere hanno esplorato l'esperienza femminile in tutte le sue dimensioni, tra cui la gravidanza, il parto, la maternità, la sessualità, la partnership, gli standard di bellezza, lo stupro e il corpo femminile. Ogni artista è introdotta da un saggio e il libro include anche affascinanti interviste con i principali curatori nel campo dell'arte femminista. Questo libro innovativo sottolinea i risultati delle artiste che si sono fatte un nome, incoraggiando e ispirando quelle che sono venute dopo di loro.
Edizioni Prestel
Edizione ampliata
Gabriele Schor
HB, 280 x 230 mm, 688 p, 700 illustrazioni
Edizione IT
Data di pubblicazione: 23 ottobre
ISBN: 9783791359717 (HB - EN)