fotografia, 62 x 87,5 cm firmata e siglata al verso: 2/10 / Krzysztof Wodiczko; un adesivo della casa d'aste Cornette de Saint Cyr, Parigi; un adesivo della Galerie Gabrielle Maubrie, Parigi
origine: collezione privata, Łódź; Cornette de Saint Cyr, Parigi; Galerie Gabrielle Maubrie, Parigi
Krzysztof Wodiczko (1943, Varsavia) - laureato presso la Facoltà di Design Industriale dell'Accademia di Belle Arti di Varsavia (1968). Ha lavorato come designer presso lo stabilimento industriale UNITRA di Varsavia e presso la Polskie Zakłady Optyczne di Varsavia. Dal 1977 ha vissuto e lavorato fuori dalla Polonia. Dopo un soggiorno di due anni in Canada, dove ha lavorato presso l'Università di Guelph, ha iniziato una serie di lezioni presso l'Ontario College of Art di Toronto. Dal 1977 al 1981 ha lavorato contemporaneamente al Nova Scotia College of Art and Design di Halifax. Nel 1983 si trasferisce negli Stati Uniti. Per i primi otto anni della sua permanenza negli USA, ha vissuto a New York. Nel 1991 ha iniziato a tenere lezioni al Massachusetts Institute of Technology (Boston), dove dal 1994 ha ricoperto il ruolo di direttore del Center for Advanced Visual Studies del MIT. Attualmente insegna alla Harvard Graduate School of Design.
L'opera "Vehicle" presentata all'asta fa parte di un importante progetto dell'artista, il cui impulso è stato dato da un concorso di design di biciclette indetto da un'azienda giapponese. Durante la lavorazione del progetto, realizzato insieme a Krzysztof Meissner, Wodiczko avrebbe detto: "Krzysztof, mi ritiro, perché questo veicolo che mi viene in mente ha un'altra dimensione".
<< Il "veicolo" di Wodiczko è una piattaforma alta diversi metri su quattro ruote. Il veicolo si muove in modo rettilineo, uniforme e solo in avanti. Camminando avanti e indietro sulla piattaforma inclinata, l'autore la fa muovere e, attraverso un sistema di ingranaggi e cavi, fa girare le ruote e le fa avanzare.
L'insolito veicolo funziona lentamente: per spostarlo di dieci metri, bisogna camminare per venti metri sulla piattaforma. Indipendentemente dalla direzione del pedone, come un'economia nel linguaggio della propaganda, il "veicolo" poteva muoversi solo nella direzione "giusta", cioè "in avanti".
Il veicolo, secondo l'assunto, doveva servire solo all'artista. Nel 1973, Wodiczko "guidò" il suo veicolo per le strade di Saska Kępa e intorno al Parco Skaryszewski. Durante questi "viaggi" eruditi, l'artista si trasformò in un pensatore, contemplando la realtà che trovava. Il veicolo stesso divenne una metafora ironica dell'epoca di Gierek. Il veicolo, che per definizione si riferisce al movimento e all'accelerazione, nell'opera di Wodiczko rallenta, diventando così l'antitesi della visione propagandistica della Polonia degli anni Settanta.
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